Guida alla lettura

Un piccolo aiuto per meglio interpretare le etichette con cui accompagno le mie storie. La lettura di questa pagina è consigliata, soprattutto per meglio comprendere che cosa ci si accinga a leggere. Non tutte le storie che pubblico sono adatte a un pubblico minorenne, per quanto non scadano mai nel volgare e nella violenza gratuiti.
Le scelte che attuo nell'apporre una definiozione rispetto a un'altra, soprattutto nell'ambito del rating, è dettata da criteri alquanto personali, legati soprrattuto a tre fattori. Il primo concerne la presenza di scene violente o alquanto esplicite, che potrebbero urtare; il secondo è attinente alla presenza di un linguaggio che, per quanto non condiviso, risulta in talune circostanze necessario per rendere verisimile il contesto e mantenere la mimesi narrativa, evitando di cadere nel grottesco presentanto, ad esmepio, personaggi violenti o grezzi con un linguaggio che, se non auilico, concerne un diverso ambiente. Il terzo, infine, è basato sul grado di maturità che, si presume, sia legato ad una data età piuttosto che a un'altra. Con questo non si vuole impedire necessariamente la lettura di certe storie a minorenni, ma si avverte che la situazione contingente presentata richiede o almeno si presuppone lo volesse, un approccio di tipo anche critico, oltre che empatico. 

I Rating

Il rating identifica la fascia d'età nel pubblico a cui una storia è destinata ed ricavato sulla falsa riga del veto applicato dalla censura alla produzione cinematografica, mediante una gamma di cinque colori.
In generale, comunque, il rating non vuole essere un muro invalicabile, ma un ulteriore aiuto per capire cosa ci si appresta a leggere. Uno dei principali criteri con cui scelgo il rating da assegnare è il grado di maturità che si prevede, in via teorica, necessario per leggere.

Verde: indica una storia adatta a qualsiasi fascia d'età, con eventuali tematiche dolorose trattate in modo molto lieve.
Giallo: iniziano le argomentazioni serie, ma pur sempre tutto in modo implicito e molto moderato, con lieve presenza di tematiche violente o sessuali.
Arancione: violenza e linguaggio volgare più esplicito, argomentazioni sessuali esplicite; possono anche essere trattati temi seri come lo stupro, l'aborto e il suicidio, pur senza mai cadere nell'esplicito.
Rosso: violenza e argomentazioni forti sono del tutto esplicite, scene sessuali descrittive. Il tutto, ribadisco di nuovo, senza scadere nell'anatomico e nel fine a se stesso. Anche le scene ad alto tasso erotico, pur non lasciando adito a dubbi, vengono comunque presentate sotto un leggerissimo filtro allusivo.
Nero: è una dicitura che indicherebbe storia estreme, e che io riuso con un nuovo significato. Questo rating starà a indicare storie che ruotano attorno ad un fatto particolarmente difficile da trattare, e che costituisce, in definitiva, il motore della storia stessa. Narrazioni concernenti possibili suicidi, scene erotiche o similia, anche se, di nuovo, come già ribadito, sarà presente un filtro e, soprattutto, una trama. Nessuna storia si ridurrà mai a pura descrizione di tali argomenti.


I Generi

La casistica di generi esistenti è immensa, e spesso si esplica autonomamente. L'elenco che ne fornisco è parziale, e limitato ai generi da me maggiormente trattati. Va inoltre ricordato che quella dei generi è u

Drammatico: nel senso etimologico del termine, designa una storia per cui, da una situazione iniziale positiva o comunque relativamente tranquilla, il succedersi degli avvenimento produce un'avvicentarsi di situazioni sempre più ricche di eccitazione e azione, non solamente fisica ma anche psichica. Tale genere non implica necessariamente una soluzione negativa, benchè non la escluda a priori. Da parte mia, intendo usare questo genere per indicare quelle storie che presentano, oltre ad un fondo di tragicità in senso teatrale, una certa attenzione nella lettura.
Introspettivo
: racconto che sacrifica il paesaggio di controno per concentrarsi sulla psicologia del personaggio o dei personaggi coinvolti nell'azione; può anche esser definito "tracciato mentale", risolto in discorso indiretto, diretto o indiretto libero in base alla scelta. Non indica la totale assenza di descrizioni, ma subordina l'elemento alla parte più prorpiamente psicologica.
Tragedia: indica quei racconti che si snodano ruotando attorno ad avvenimenti luttuosi, morti o violenze che portano ad un finale definibile convenzionalmente come negativo
Triste: storia in cui gli avvenimenti rimandano ad una situazione incerta e malinconica.
Angst: dicitura simile alla precedente, di forte tensione emotiva.
Horror: indica una storia che commistiona elementi reali e quotidiani con tratti sovrannaturali, creando situazioni di orrore, repulsione e paura.
Malinconico: simile all'introspettivo, mette in scena situazioni di stress psicologico.
Suspance: accomunabile al genere mistero presenta una situazione di forte tensione, con la soluzione posticipata il più a lungo possibile.
Romantico: definizione che sottolinea la presenza di situazioni di coinvolgimento emotivo, amoroso o anche erotico.
Slice of life: indica racconti il cui centro sono i momenti e spaccati della vita quotidiana.
Sovrannaturale: racconto in cui compaioni personaggi appartenenti ad una realtà altra rispetto a quella umana; tali personaggi possono essere originali o rielaborazioni di figure mitologice e folkloriche appartenenti a varie culture.